mercoledì 21 settembre 2011

OH, HAPPY DAY!

Semplicemente fantastico, questo fine settimana (week end lo dicono i cafoni)!
-Il Barcellona si riscatta e fa 8 pere al povero Osasuna
-Il Milan (colpevole di culo aggravato e continuato col Barca, nonché di lesa
  maestà) prende 3 pere e viene punito di cotanta tracotanza
-Il Manchester Utd strapazza l'odiato (da me, scarpari che non sono altro!) Chelsea
-Il Real perde fuori casa con il Levante

OLE'!!!

E per finire, lo strascico del dopo la partita del Real, che potrete leggere nell'articolo che allego qui sotto!


Liga - Real in subbuglio, rottura con Mourinho
mer, 21 set 16:33 (da Eurosport.com)

Lo spogliatoio del Madrid si sarebbe stancato dei metodi del lusitano dopo la sua uscita contro Khedira, espulso nella sconfitta di domenica sera. Dalla sua parte sarebbero rimasti soltanto i portoghesi e Di Maria. Fiducia a tempo per lo Special One?

All'Inter ogni giocatore avrebbe dato l'anima per lui (Ibrahimovic arrivò a dire che se glielo avesse chiesto avrebbe anche ucciso...) ma al Real Madrid José Mourinho sembra non riuscire a far completamente presa sui suoi giocatori, anzi. E la sconfitta di Valencia contro il Levante rischia di lasciare qualche strascico di troppo. In particolare, riporta "El Pais", le dichiarazioni rilasciate martedì da Mourinho su quanto accaduto domenica avrebbero sorpreso negativamente più di un giocatore.
Lo Special One, tornando sulla rissa che è costata il rosso a Khedira, lasciando il Real in dieci, ha di fatto scaricato ogni responsabilità sul centrocampista tedesco. "Khedira ha fatto una cosa infantile, io non mi sento responsabile di alcuna rissa", se n'è lavato le mani Mourinho, aggiungendo che l'ex Stoccarda "era l'ultima persona dalla quale mi sarei aspettato una cosa del genere, perché è un tipo tranquillo". E l'espulsione del giocatore tedesco è diventata anche l'alibi per la sconfitta: "non è la stessa cosa giocare 11 contro 11 e 10 contro 11, in 11 contro 11 siamo stati capaci di vincere, in 10 contro 11 no".
Una presa di posizione che non è piaciuta all'interno dello spogliatoio perché in realtà Khedira non avrebbe fatto altro che obbedire agli ordini dello stesso tecnico di Setubal. Prima della partita di Valencia, racconta "El Pais", Mourinho avrebbe riunito più volte la sua squadra concentrandosi più su come trattare l'arbitro che non sul come aggredire la difesa del Levante. E uno dei primi ordini dati dallo Special One, prevedendo i tanti falli commessi dagli avversari, era fare pressione sul direttore di gara perché estraesse il cartellino.
La seconda consegna, invece, sarebbe stata "difendere il compagno" che subiva un fallo, ovvero quello che, per molti giocatori del Real, ha fatto Khedira intervenendo a favore di Di Maria. "Ha fatto esattamente quello che gli hanno ordinato", conferma un giocatore che resta sotto anonimato. Per il quotidiano catalano "Sport", lo spogliatoio madridista comincia a essere stufo delle tattiche 'sporche' di Mourinho e non esclude un ammutinamento.
Al fianco dello Special One sarebbero rimasti i giocatori della colonia portoghese e brasiliana (Coentrao, Ronaldo, Pepe, Marcelo e Carvalho oltre a Di Maria che è assistito dallo stesso procuratore del tecnico, Jorge Mendes) mentre gli altri giocatori non ne possono più delle scuse addotte dal tecnico che giustifica le sconfitte ora prendendosela con la Uefa, ora con gli arbitri, ora con la Federcalcio spagnola. Sempre secondo "El Pais", al termine della gara di Champions con la Dinamo, Mourinho, in tribuna per squalifica, avrebbe chiamato i suoi giocatori invitandoli a presentarsi in zona mista e lamentarsi dell'arbitraggio.
Ordine a cui Sergio Ramos si sarebbe ribellato. Giocatori come lui, Casillas e Xabi Alonso non digeriscono questa strategia mourinhana e i rapporti col tecnico sarebbero freddi. Altro 'gruppetto' che si è formato nello spogliatoio è quello dei delusi, quello dei vari Albiol, Arbeloa, Granero e Kakà che si sentono frustrati per la mancata fiducia nei loro confronti da parte del tecnico portoghese.
Più in generale ci sarebbe la sensazione che il posto in squadra non sia garantito da meriti professionali ma da altri interessi e per diversi calciatori l'allenatore portoghese non avrebbe trovato le soluzioni necessarie per risolvere i problemi avuti nella passata stagione con le piccole. Ci sarebbe, insomma, la diffusa convinzione che ormai i tecnici avversari sappiano facilmente fermare il Real, non concedendo spazi per le ripartenze, il tutto senza che Mou abbia ancora trovato una contromossa.

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